E' all'interno di quegli stabilimenti conosciuti come lanifici che si lavora la lana, la fibra tessile ottenuta dal vello degli ovini come pecore e capre (per alcune razze) oppure dei camelidi.
La classificazione e la lavorazione della lana, apprezzata per il pregio della sua fibra fin dai tempi più remoti, dipendono dalle caratteristiche delle sue fibre, dalla loro finezza, dall'arricciatura, dall'elasticità e dalla resistenza alla rottura; chi ha goduto e gode tuttora di grande considerazione per via della sua qualità è indubbiamente la lana merino utilizzata soprattutto per il vestiario, come del resto accade per tutti gli altri tipi di lana.
![Siti Siti](immagini/siti336x280.jpg)
Dalla tosatura alla filatura sono incluse diverse operazioni che hanno lo scopo di mettere la lana nelle condizioni ideali per essere lavorata e trasformata in filato e in tessuto.
Si parte dalla tosatura in cui si taglia il vello dell'animale e si procede con la cernita atta a eliminare le parti più scadenti e a classificare le diverse parti che la compongono. E' poi il turno del lavaggio e dell'asciugatura con cui viene privata dell'acqua in eccesso per passare infine alla filatura e alla tessitura. Sono così pronti i gomitoli.
Al termine di questo ciclo di produzione, la lana, dopo aver ricevuto gli opportuni trattamenti, può essere messa in commercio e dunque venduta. Ma vediamo in maniera più dettagliata quali sono le caratteristiche della lana così da apprezzarne a pieno le sue qualità.